San Bernardino

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Bernardo Spoto

venerdì 21 marzo 2008

DROGA E SICUREZZA A BUSTO di Bernardo Spoto


[Busto Arsizio - Preso il "nonno", spacciava coca e hashish. Busto Arsizio - un 18enne di Sant'Anna, aveva in casa una piccola fumeria con hashish. Busto Arsizio - arrestato un imprenditore….tratto da Varese News]
Non voglio apparire come un’icona dell’antidroga anche se per anni il combatterla è stata una delle mie principali attività, ma le notizie apparse sui giornali da due mesi a questa parte, impongono almeno un momento di riflessione per capire quanto questo fenomeno si sia ampliato in questi ultimi anni, quanto stia incidendo sul comportamento delle persone e che danno stia producendo alla nostra comunità.
Partendo dall’analisi di questi punti noi possiamo capire il grado di malessere che colpisce la parte più giovane della nostra società che, nel prossimo futuro sarà l’asse portate della nostra città.
Non dobbiamo dimenticare un punto cardine: l’uomo è sempre alla ricerca del benessere sia fisico sia psichico. Quello fisico è facilmente raggiungibile attraverso un’attività lecita (lavoro) o illecita (condotta predatoria) che porta della ricchezza per l’acquisizione di beni materiali. Quello psichico è molto più difficile perché è un equilibrio interiore che la propria persona deve trovare. Quando non lo trova tende ad assumere delle sostanze che gli creano un benessere artificiale. Purtroppo esse vanno ad incidere pesantemente sull’attività celebrale rendendo l’assuntore sociolesivo ed eterolesivo.
La ricerca di quello che io chiamo “equilibrio intellettivo” è una attività molto complessa perché sono numerose le variabili (tipo di educazione ricevuta, solitudine, depressione, frustrazioni, ecc.) che ne influenzano l’esito.
Questa premessa mi è sembrata necessaria per far capire quanto sia complesso e grave questo fenomeno. Dobbiamo vedere il mondo tossicomanico come una holding che gestisce o aiuta a sviluppare una serie di attività illecite: spaccio, furto, rapina, maltrattamenti familiari, riciclaggio di denaro, danneggiamento, violenza sulle persone, guida pericolosa ecc.. Tutto questo non fa altro che creare una destabilizzazione nella famiglia in cui vive il tossicodipendente che si va inesorabilmente a ripercuotere sulla società.
Considerato che il fenomeno è talmente vasto e grave e non possiamo lasciare solo agli operatori di Polizia l’onere della soluzione del problema attraverso l’opera di repressione, la politica deve adoperarsi con azioni che vanno ad incidere sulla radice del problema attraverso maggiore attenzione ai bisogni delle persone e delle famiglie.
Per tale motivo serve un piano d’azione congiunto tra Assessorato alla Sicurezza e ai Servizi Sociali, nonché un tavolo di lavoro a cui partecipino il Sindaco o un suo delegato e personale tecnico (Dirigente del Commissariato di P.di S., Comandante dei Carabinieri, medici, sociologi) al fine di monitorare la situazione cittadina per fornire delle risposte rapide ed adeguate alle esigenze della città.
A questo punto mi è doverosa una pausa di riflessione.
Agli inizi degli anni ottanta lo spaccio della droga fiorì nel quartiere S.Anna per poi migrare da quartiere in quartiere fino a giungere a Borsano non toccando mai il centro. Oggi, a più di venti anni, la prima “fumeria” è stata scoperta a S.Anna, un quartiere che in tutti questi anni non ha avuto un ben che minimo cambiamento e il grigiore, che lo attanagliava negli anni ottanta, lo si riscontra parimenti anche oggi. Sicuramente l’ambiente influisce sul comportamento umano. Per questo mi auguro che ciò non sia l’inizio di un déjà-vu di quello che accadde in quegli anni e di cui le lapidi nei cimiteri bustesi ne sono una tangibile testimonianza.
Ma anche altri quartieri come: SS. Apostoli, Madonna in Regina, Beata Giuliana hanno problemi simili. Si sentono, spero a torto, lontani dalle attenzioni dell’Amministrazione. La frase più comune che circola tra gli abitanti è: “non si vede mai un vigile”.
Eppure per iniziare il processo di riqualificazione ambientale basterebbe poco. Sarebbe sufficiente istituire il vigile di quartiere che non deve apparire agli occhi del cittadino come forza autoritaria del Comune, ma come soggetto di collegamento con la pubblica amministrazione.
Esso, inoltre, nella lotta contro il protocrimine (vandalismi, scritte sui muri, commercio abusivo) giocherebbe un ruolo predominante nell’impedire lo sviluppo di comportamenti criminosi più gravi.

lunedì 4 febbraio 2008

L'INCHIESTA: DOV'È FINITO PRODI? di B.Spoto

Che fine ha fatto il Premier Romano Prodi? Dopo le dimissioni di dieci giorni fa è sparito: non una dichiarazione, non un'intervista, un tamarindo con gli amici. Chi l'ha visto?

tratto da: Angelo Risi


sabato 2 febbraio 2008

L'INCONTRO CON MICHELA BRAMBILLA

è stato un incontro emozionante
Varese, 23 maggio 2007

Biella, 25 settembre 2007




lunedì 28 gennaio 2008

BERLUSCONI: ELEZIONI SUBITO

Tratto da "il quaderno di Forza Italia".
Le elezioni non annullano il progetto per la costruzione del nuovo partito, il Popolo delle Libertà, annunciato da Silvio Berlusconi nei mesi scorsi in un improvvisato comizio sul predellino dell’auto in piazza San Babila a Milano. L’annuncio è stato dato dallo stesso Berlusconi in collegamento telefonico con l’assemblea nazionale di Rete Italia.
“Abbiamo costituito molti circoli del predellino - ha detto scherzando Formigoni - tu sei il capo, dicci qual è il progetto”. Tra gli applausi della platea, Berlusconi ha assicurato: “Si va assolutamente avanti. Non è cambiato nulla”.
La situazione politica con la caduta del governo Prodi, però, crea indubbiamente un ostacolo alla realizzazione del progetto: “In questo momento - ha spiegato Berlusconi - ciò che vedo difficile è la registrazione delle persone nel nuovo partito e la nomina dei segretari comunali, provinciali e regionali. Queste operazioni credo interferiscano con le elezioni che riteniamo urgenti”.
Elezioni, quindi, è la parola d’ordine, e niente governo istituzionale: “Se non otteniamo il voto credo che milioni di persone andranno a Roma per chiederlo. In questa situazione il Paese ha bisogno di un governo che sia nella piena legittimazione, che sia operativo e che metta insieme gente che la pensa nello stesso modo”. [...]
28 gennaio 2008

SCUOLA E DEBITI di B. Spoto

Come genitore sono fuori dal mondo scolastico da qualche anno, ma ho potuto constatare il peggioramento dell’insegnamento delle materie fondamentali: italiano, matematica, fisica, ecc.; un certo decadimento nelle qualità professionali dei docenti che non esprimono quella energia necessaria per la giusta crescita culturale dei giovani.
Ancora più grave è il non far capire che i debiti contratti con la società si pagano e non come avviene adesso che i debiti formativi non vengono saldati. Questo è un messaggio errato che noi diamo ai nostri giovani che nell’immediato futuro formeranno l’ossatura della nostra società.

domenica 27 gennaio 2008

ACCADUTO REALMENTE (anonimo)


CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA

Un professore di termodinamica ha assegnato un'esercitazione a casa agli studenti del suo corso di laurea. Il compito consisteva in una domanda:
'L'inferno è esotermico (libera calore) o endotermico (assorbe calore)? Sostenete la risposta con delle prove'.
La maggior parte degli studenti ha cercato di dimostrare le proprie convinzioni citando la legge di Boyle (un gas si raffredda quando si espande e si riscalda quando viene compresso), o alcune sue varianti.
Uno di loro, tuttavia, ha scritto quanto segue: 'Innanzitutto, dobbiamo sapere come cambia nel tempo la massa dell'inferno. E quindi abbiamo bisogno di stabilire i tassi di entrata e uscita dall'inferno delle anime. Credo che possiamo tranquillamente assumere che, quando un'anima entra all'inferno, non è destinata a uscirne. Quindi, nessun'anima esce.
Per quanto riguarda il numero di anime che fanno il loro ingresso all'inferno, prendiamo in considerazione le diverse religioni attualmente esistenti al mondo.Un numero significativo di esse sostiene che se non sei un membro di quella stessa religione andrai all'inferno.
Siccome di queste religioni ce n'è più di una, e visto che le persone abbracciano una sola fede per volta, possiamo dedurne che tutte le persone tutte le anime finiscono all'inferno.
Dunque, stanti gli attuali tassi di natalità e mortalità della popolazione mondiale, possiamo attenderci una crescita esponenziale del numero di anime presenti all'inferno. Ora rivolgiamo l'attenzione al tasso di espansione dell'inferno, poiché la legge di Boyle afferma che, per mantenere stabile la temperatura e la pressione dentro l'inferno, il volume dello stesso deve crescere proporzionalmente all'ingresso delle anime.
Questo ci dà due possibilità:
1) se l'inferno si espande a una velocità minore di quella dell'ingresso delle anime, allora temperature e pressione dell'inferno saranno destinate a crescere, fino a farlo esplodere;
2) naturalmente, se l'inferno si espande più velocemente del tasso d'ingresso delle anime, allora temperatura e pressione scenderanno fino a quando l'inferno non si congelerà.
Dunque, quale delle due è l'ipotesi corretta?
Se accettiamo il postulato comunicatomi dalla signorina Paola M. durante il mio primo anno all'università, secondo il quale 'farà molto freddo all'inferno prima che io te la dia', e considerando che ancora non ho avuto successo nel tentativo di avere una relazione sessuale con lei, allora l'ipotesi 2 non può essere vera.
Quindi l'inferno è esotermico'.
Lo studente è stato l'unico a prendere 30

martedì 8 gennaio 2008

ATTENTI AL “ROSSO” di Bernardo Spoto

Mappa di Busto Arsizio






VIGILI IN AUMENTO di Bernardo Spoto

Con vivo piacere ho letto che la cicogna nel 2008 incrementerà di 12 nuovi Vigili Urbani il comando della Polizia Locale di viale Piemonte.
Mi auguro che non vengano utilizzati in prevalenza per attività burocratiche interne ma che si dia finalmente inizio all’attuazione del vigile di quartiere.
Il cittadino sente l’esigenza di avere vicino una persona che all’occorrenza possa garantirgli l’aiuto necessario per bypassare il momentaneo bisogno.
Non deve apparire agli occhi del cittadino come forza autoritaria del Comune ma come soggetto di collegamento tra il cittadino e la pubblica amministrazione. Per fare ciò deve conoscere e farsi conoscere dai residenti, essere disponibile per qualsiasi chiarimento, segnalare danni all’arredo urbano e curare che vengano riparati, controllare la buona esecuzione del servizio della nettezza urbana, appurare eventuali anomalie alla viabilità e quant’altro possa servire per il buon andamento del quartiere.
Inoltre deve svolgere una azione conoscitiva della vita degli abitanti del suo comprensorio.

San Bernardino

San Bernardino

val Biandino - lago del Sasso

val Biandino - lago del Sasso